Che cos’è l’ageismo?
Il termine ageismo, coniato nel 1976 dallo psichiatra statunitense Robert Neil Butler, indica una forma di discriminazione, pregiudizio o marginalizzazione di una persona in relazione alla sua età.
I pregiudizi che influenzano comportamenti e atteggiamenti riguardano in particolare l’invecchiamento e le persone anziane. La discriminazione basata sull’età avanzata non è soltanto una realtà concreta, ma, secondo una ricerca australiana, rappresenta oggi la forma di pregiudizio più diffusa e socialmente accettata — persino più del sessismo o del razzismo (1–4).
Si tratta di un pregiudizio che, nella società contemporanea, non solo non viene contestato, ma spesso è normalizzato, anche con la complicità dell’industria culturale e pubblicitaria, che lo alimenta in maniera subdola traendone profitto.
Sei vecchio e quindi sei …
Fuori dai giochi, Inutile alla società, Demotivato, Incapace di imparare cose nuove.
Incapace di decidere da solo, Incapace di innamorarti… Queste sono soltanto alcune delle idee sugli anziani.
Le persone anziane sono frequentemente vittime di stigma, ovvero di pregiudizi e discriminazioni, legati a condizioni percepite come negative e dovute all’età (ad esempio demenza o disabilità), che finiscono per definirle agli occhi degli altri (5–6).
Termini come “vecchio” o, peggio, “demente” sono spesso usati nel linguaggio comune con una connotazione offensiva.
A sostegno di queste tesi, porto un esempio recente e spiacevole: una candidata al consiglio regionale delle Marche, la regione in cui vivo, è stata offesa in quanto donna e, in aggiunta, definita “demente”.
Ebbene, tra i commenti sui social e persino nel comunicato della stessa candidata, lo sgomento si è concentrato unicamente sul sessismo, mentre nessuno ha prestato attenzione all’uso improprio di un termine che indica una grave e dolorosa condizione di salute, tipica delle persone anziane.
Conoscere per non discriminare
Discriminare e offendere utilizzando questo tipo di linguaggio rivela, ovviamente, una totale ignoranza riguardo al significato reale di tali condizioni e una scarsa comprensione del fenomeno dell’invecchiamento.
Diversi studi dimostrano, invece, che possedere anche solo una conoscenza di base del processo di invecchiamento e/o interagire direttamente con persone anziane influisce positivamente sulla percezione della vecchiaia, favorendo una maggiore comprensione e rispetto nei confronti degli anziani (7).
Il pregiudizio legato all’età, frutto di ignoranza, e i comportamenti che ne derivano non sono solo eticamente discutibili, ma hanno effetti concreti e gravi sulla salute psico-fisica delle persone anziane.
Numerose ricerche evidenziano che l’auto-ageismo — ossia l’interiorizzazione di stereotipi negativi — porta le persone anziane a sviluppare un’immagine di sé negativa, convincendosi di essere “fuori gioco” e incapaci di affrontare determinate sfide.
Studi internazionali hanno rilevato che tra il 60% e l’81% degli adulti più anziani interiorizza credenze negative legate alla propria età, con ripercussioni significative sul processo di invecchiamento fisiologico e sul benessere psicologico.
L’auto-ageismo può persino indurre a evitare la richiesta di assistenza medica (8–10).
Età e prestazioni sanitarie
Sebbene i professionisti sanitari manifestino in genere bassi livelli di ageismo, anche il loro operato è spesso influenzato dalla scarsa formazione specifica sull’invecchiamento e sulla geriatria (11).
Per tale motivo, i sintomi riferiti dagli anziani vengono talvolta attribuiti unicamente all’età e considerati normali, incurabili o non meritevoli di approfondimenti diagnostici e cure adeguate. Ad esempio, i disturbi dell’umore e depressione, piuttosto comuni nei pazienti anziani, vengono spesso ignorati o sottovalutati.
Lotta all’ageismo
Come emerge chiaramente, l’ignoranza è alla base di molti dei problemi legati alla vecchiaia. Proprio per questo motivo, numerose organizzazioni internazionali — come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e le Nazioni Unite — promuovono campagne volte a contrastare l’ageismo (12,13).
A partire dal 1990, il primo ottobre di ogni anno si festeggia Ila Giornata Internazionale delle Persone Anziane, istituita dalle nazioni Unite.
Foto: Unsplash – Jana Knorr
Riferimenti bibliografici
- Australian Human Rights Commission. (2021). What’s age got to do with it? Retrieved from: https://humanrights.gov.au/our-work/age-discrimination/publications/whats-age-got-do-it
- Istituto Beck. (n.d.). Accettare la vecchiaia ci fa belli. Retrieved from: https://www.istitutobeck.com/beck-news/accettare-la-vecchiaia-ci-fa-belli
- Valore D. (n.d.). Ageismo: cos’è e come riconoscerlo. Retrieved from: https://www.valored.it/news/ageismo/
- Marques, S., Mariano, J., Mendonça, J., De Tavernier, W., Hess, M., Naegele, L., Peixeiro, F., & Martins, D. (2020). Determinants of ageism against older adults: A systematic review. International Journal of Environmental Research and Public Health, 17(7), 2560. https://doi.org/10.3390/ijerph17072560
- Link, B. G., & Phelan, J. C. (2001). Conceptualizing stigma. Annual Review of Sociology, 27(1), 363–385. https://doi.org/10.1146/annurev.soc.27.1.363
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- Cadieux, J., Chasteen, A. L., & Packer, D. J. (2019). Intergenerational contact predicts attitudes toward older adults through inclusion of the outgroup in the self. The Journals of Gerontology: Series B, 74(4), 575–584. https://doi.org/10.1093/geronb/gbx176
- Bodner, E., Palgi, Y., & Wyman, M. F. (2018). Ageism in mental health assessment and treatment of older adults. In L. Ayalon & C. Tesch-Römer (Eds.), Contemporary perspectives on ageism (pp. 241–262). Springer. https://doi.org/10.1007/978-3-319-73820-8_15
- Kang, H., & Kim, H. (2022). Ageism and psychological well-being among older adults: A systematic review. Gerontology and Geriatric Medicine, 8, 23337214221087023. https://doi.org/10.1177/23337214221087023
- Hu, R. X., Luo, M., Zhang, A., & Li, L. W. (2021). Associations of ageism and health: A systematic review of quantitative observational studies. Research on Aging, 43(7–8), 311–322. https://doi.org/10.1177/0164027520980130
- Fernández-Puerta, L., Caballero-Bonafé, A., de-Moya-Romero, J. R., Martínez-Sabater, A., & Valera-Lloris, R. (2024). Ageism and associated factors in healthcare workers: A systematic review. Nursing Reports, 14(4), 4039–4059. https://doi.org/10.3390/nursrep14040295
- https://www.who.int/teams/social-determinants-of-health/demographic-change-and-healthy-ageing/combatting-ageism
- https://www.decadeofhealthyageing.org/
