
Ricordo che, quando mio padre era malato, una buona parte della cura era dedicata alla sua nutrizione.
Acquistavamo prodotti biologici in negozi ritenuti sicuri, rispettavamo scrupolosamente gli orari dei pasti, gli offrivamo cibo anche al di fuori di tali orari, e passavamo ore a somministrare i pasti, frullare gli ingredienti e lavare i piatti e i frullatori.
Il risultato: mia madre dimagritissima dopo che per mesi si era nutrita quasi esclusivamente con patatine fritte confezionate — non fatte in casa — e io con diversi chilogrammi in meno. L’immagine di mia madre seduta, sfinita e triste nella sua poltrona, con quella bustina di patatine (tra l’altro pessime), mi spinse dopo addirittura a partecipare a un progetto di ricerca finalizzato a testare prodotti più facilmente preparabili e somministrabili.
Ovviamente, mia madre e io non siamo casi isolati.
Stato nutrizionale dei caregiver informale è frequentemente compromesso
La letteratura scientifica conferma che lo stato nutrizionale di molti caregiver è compromesso per malnutrizione per eccesso o per difetto, o per apporti inadeguati di nutrienti (Koponen et al., 2021; Koponen et al., 2024; Teixeira et al., 2023; Rullier et al., 2014). Il problema riguarda in particolare caregiver anziani, coniugi e donne, che più frequentemente svolgono compiti di assistenza (Koponen et al., 2021).
L’impatto economico del caregiving è significativo ed è un fattore di rischio per l’insicurezza alimentare (food insecurity). Questa condizione, influenzata da fattori come povertà ed elevati costi della vita, riduce l’accesso a cibi salutari (Headey, Hirvonen & Alderman, 2023). Negli Stati Uniti, ad esempio, alcuni studi indicano che i caregiver informali riportano livelli di food insecurity doppi rispetto ai non-caregiver, poiché circa il 20% delle loro entrate è destinato all’assistenza (Woolf et al., 2019).
Lo stato nutrizionale del caregiver e quello dell’assistito sono strettamente correlati
Diversi studi mostrano inoltre una forte correlazione tra lo stato nutrizionale del caregiver e quello dell’assistito: le difficoltà nutrizionali dell’assistito influiscono direttamente sul caregiver burden, talvolta più della compromissione cognitiva o della disabilità fisica. (Koponen et al., 2024; Tana et al., 2019; Ecronicon, 2024)
Cause della malnutrizione nei caregiver informali
Le ragioni della malnutrizione dei caregiver sono molteplici e abbastanza ovvie:
- Tempo ridotto per la cura di sé stessi, incluso il tempo per preparare e consumare pasti equilibrati. Spesso i caregiver percepiscono la preparazione dei propri pasti come meno prioritaria rispetto all’assistenza (Ten Cate et al., 2021; Hestevik et al., 2020).
- Stanchezza fisica e psicologica, solitudine e lontananza dalla propria rete sociale, che portano a sedentarietà e mancata attività fisica(Koponen et al., 2024; Teixeira et al., 2023; Rullier et al., 2014).
- Scarsa alfabetizzazione nutrizionale, ossia la capacità di comprendere, valutare e utilizzare correttamente informazioni sulla nutrizione. Questo aspetto è fondamentale per mantenere una dieta sana (Cabezas & Nazar, 2023).
- Consumo dei pasti in solitudine, che può ridurre l’appetito e la motivazione a cucinare.
- Condizioni di salute del caregiver, spesso anziano e con patologie proprie (Koponen et al., 2021).
- Costi associati all’assistenza, che riducono le disponibilità economiche per una dieta equilibrata (Headey, Hirvonen & Alderman, 2023).
- Le differenze nelle abitudini alimentari, legate all’origine del caregiver informale, che spesso portano anche gli assistiti a essere insoddisfatti dei pasti offerti
Oltre alle specifiche difficoltà legate al caregiving, esistono poi errori comuni nella scelta e preparazione dei cibi. Di questo si parlerà dettagliatamente nei prossimi post!
E tu, quanta attenzione presti alla tua nutrizione?
Ricorda sempre di prenderti cura di te stesso.
Foto: Pexels – Cottonbro
Bibliografia
Cabezas, M.-F., & Nazar, G. (2023). A scoping review of food and nutrition literacy programs. Health Promotion International, 38(5), daad090.
Ecronicon. (2024). Informal and formal caregivers’ nutritional status, food insecurity and caregiver burden. Ecronicon Journal.
Headey, D., Hirvonen, K., & Alderman, H. (2023). Estimating the cost and affordability of healthy diets: How much do methods matter? Food Policy.
Hestevik, C., Ten Cate, D., & Koponen, S. (2020). Qualitative analysis of caregivers’ nutritional practices. International Journal of Care Studies.
Koponen, S., et al. (2021). Inadequate intake of energy and nutrients is common in older family caregivers. Nutrients.
Koponen, S., et al. (2024). Underweight, overweight, and weight change in older family caregivers and care recipients. Frontiers in Aging.
Rullier, L., et al. (2014). Psychosocial correlates of nutritional status of family caregivers of older people with dementia. International Psychogeriatrics.
Tana, M., et al. (2019). Impact of nutritional status on caregiver burden of elderly people. Journal of Care Studies.
Ten Cate, D., et al. (2021). Meal preparation in caregivers: Prioritization and barriers. Caregiver Research Journal.
Woolf, S., et al. (2019). Food insecurity in a sample of informal caregivers in four Southern US states. Public Health Nutrition.
